7 Novembre 2025

“Terre promesse, terre rubate. Popoli senza pace”: arriva il XVII Festival del Cinema dei Diritti Umani di Napoli

0
Logo XVII Festival

Due settimane di cinema, incontri e riflessioni sugli scenari internazionali. Dalla Peace School Mario Paciolla alle giornate dedicate a Sahrawi, Curdi e Palestinesi, fino all’anteprima nazionale del film “Sniper Alley – To My Brother” per non dimenticare i conflitti balcanici.

NAPOLI – Terre che erano promesse e oggi sono rubate. Terre che portano con sé la memoria di popoli che vedono negata la loro identità, eppure resistono per mostrare che il futuro del pianeta è di chi saprà resistere all’annientamento e accettare l’altro, pur difendendo la propria memoria. È intorno a questa idea che prende forma il XVII Festival del Cinema dei Diritti Umani di Napoli, in programma dall’11 al 21 novembre 2025, con una serata conclusiva speciale il 29 novembre a Piazza Forcella dedicata all’anteprima nazionale del film “Sniper Alley – To My Brother”, coprodotto dal Festival e firmato da Cristiana Lucia Grilli e Francesco Toscani, con cui saranno celebrati i 20 anni dell’Associazione Cinema e Diritti.

Il tema scelto per l’edizione 2025, “Terre promesse, terre rubate. Popoli senza pace”, attraversa le grandi contraddizioni del presente e mette a confronto le storie di tre popoli perseguitati (sahrawi, curdi e palestinesi) che “resistono ai loro oppressori e dimostrano di saper vivere in promiscuità e in condizioni anche estreme”.   

«I racconti dei popoli senza pace – spiega Maurizio Del Bufalo, coordinatore del Festival – illustrano la condizione dell’umanità di domani, in cui la condivisione degli spazi e delle risorse fondamentali, ovvero la convivenza pacifica tra i popoli, sarà sempre più urgente. La loro capacità di adattamento è la risorsa più preziosa con cui si preparano ad un futuro in cui i nuovi equilibri sociopolitici metteranno alla prova tutto il genere umano. Per questo, la Peace School Mario Paciolla, anteprima della XVII edizione del nostro Festival, è un esempio concreto di come si possa educare alla Pace i nostri giovani, formandoli all’ascolto di queste nuove esperienze e alla collaborazione tra le comunità del mondo, al rispetto dei Diritti universali, preparandosi a un lavoro altamente professionale e orientandoli verso i centri di formazione più qualificati».

Come ogni anno, il Festival del Cinema dei Diritti Umani di Napoli, organizzato dall’Associazione Cinema e Diritti, propone una serie di eventi internazionali, dibattiti e anteprime che affiancano il concorso cinematografico. Partner primario, insieme alla Regione Campania e al Comune di Napoli è, da tre anni, l’Università L’Orientale di Napoli, antico e prestigioso ateneo di fama internazionale.

Dal 11 al 21 novembre, lo Spazio Comunale Piazza Forcellail Palazzo Corigliano sede dell’Università L’Orientale e il Cinema Vittoria accoglieranno testimoni, studiosi, giornalisti, attivisti e studenti in un percorso che attraversa i racconti del Cinema dei Diritti Umani e i luoghi simbolo dei conflitti contemporanei.

Da diciassette anni il Festival del Cinema dei Diritti Umani di Napoli è un punto di riferimento per il cinema civile e per la promozione dei diritti umani nel Mezzogiorno. Promosso dall’Associazione Cinema e Diritti, con il contributo di Regione CampaniaFilm Commission Regione CampaniaComune di NapoliUniversità L’Orientale, e il patrocinio della Confederazione Elvetica e dell’Ambasciata di Svizzera in Italia, il Festival aderisce allo Human Rights Film Network patrocinato da Amnesty International ed è sostenuto da Banca EticaUn Ponte PerFICC e Assopace Palestina.

«Napoli è una città di frontiera – conclude Del Bufalo – e noi l’abbiamo eletta, sin dal 2005, Capitale dei Diritti Umani per la sua vocazione di città di mare e di scambi. Qui si incontrano popoli, lingue e storie che il nostro Cinema riesce a descrivere bene. In un tempo in cui la guerra sembra essere la via d’uscita obbligata di ogni controversia, noi ribadiamo il valore della nostra Costituzione e della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, indicando la strada della Pace, dei Diritti e dell’Eguaglianza. Perché il nostro Cinema è da sempre la voce dei popoli oppressi in cerca di liberazione, popoli a cui offriamo la nostra solidarietà e di cui ammiriamo la tenace resistenza».

Il programma completo 

Martedì 11 novembre è prevista la Serata di apertura.  La cerimonia di apertura, in programma alle 18.00 nell’Aula delle Mura Greche di palazzo Corigliano, una delle sedi dell’Università L’Orientale, sarà dedicata al bilancio della Peace School Mario Paciolla, progetto formativo nato in seno al Festival e realizzato in collaborazione con numerose organizzazioni che si occupano di formare i futuri operatori di Pace. La prima edizione della Peace School, tenuta tra l’8 e l’11 ottobre scorsi a Napoli, ha coinvolto decine di giovani universitari in un percorso multidisciplinare sui temi della cooperazione, del disarmo e dei Diritti Umani.

A seguire, la proiezione del trailer di animazione che introduce l’edizione del Festival di quest’anno e la presentazione ufficiale del programma 2025, con la partecipazione di rappresentanti istituzionali, delle associazioni promotrici e dei corsisti della Peace School. Ospite d’onore Ivan Grozny Compasso, reporter e documentarista che ha seguito diversi conflitti in varie regioni del mondo, componente della Global Sumud Flotilla che ha sfidato pochi mesi fa il blocco navale israeliano che circonda Gaza. Ivan è anche componente della Giuria Esperti del XVII Festival. Alle 20.30 cominceranno, nella stessa sala, le prime proiezioni del concorso cinematografico che si ripeteranno qui per tutte le sere del Festival, fino al 20 novembre.

Mercoledì 12 novembre alle 19.00, presso Palazzo Corigliano (Università L’Orientale), continueranno le proiezioni del concorso cinematografico.

Giovedì 13 novembre è la giornata del Premio per la Pace. Alle 19.00, a Palazzo Corigliano, la serata sarà dedicata all’Assegnazione del Premio per la Pace, conferito dall’Ambasciata di Svizzera in Italia, che, per l’occasione, sarà rappresentata da una delegazione guidata dalla Vice Ambasciatrice Anna Russo Mattei.

L’evento, oltre ad essere un’occasione per consolidare l’amicizia del Festival con uno dei Paesi simbolicamente più vicini ai Diritti Umani, offrirà anche un momento di riflessione sul ruolo della diplomazia culturale e del Cinema nella difesa dei Diritti Umani.

Venerdì 14 novembre sarà dedicato al Premio Human Rights Youth. La mattina (ore 9.30–12.30, Piazza Forcella) sarà dedicata alla proiezione dei film che concorrono all’assegnazione del Premio Human Rights Youth, che valorizza i lavori audiovisivi prodotti da studenti e giovani registi italiani e stranieri. La platea sarà composta da numerosi studenti napoletani provenienti da istituti superiori cittadini e da organizzazioni specializzate nell’accoglienza. Il premio rappresenta da anni uno spazio aperto alle esigenze delle scuole, delle associazioni di accoglienza di ragazzi stranieri e delle università del territorio, e incoraggia le nuove generazioni a utilizzare il linguaggio del cinema come strumento di educazione civile. Alle 19.00, presso Palazzo Corigliano (Università L’Orientale), continueranno le proiezioni del concorso cinematografico

Sabato 15 novembre è la giornata “Cinema e Memoria”. Dalle 19.00 alle 23.00le proiezioni del concorso a Palazzo Corigliano offriranno una panoramica sulle lotte per la giustizia ambientale e sociale: film provenienti da Asia, America Latina e Medio Oriente metteranno a confronto esperienze di resilienza e comunità in ricostruzione.
Gli studenti tirocinanti de L’Orientale introdurranno i lavori, in dialogo con i registi presenti o collegati da remoto.

Lunedì 17 novembre è la Giornata dedicata al popolo Sahrawi. Alle 10.00, al Cinema Vittoria sito nel quartiere Arenella, si terrà l’incontro “Un popolo in esilio”, con Fatima Mahfud, rappresentante del Fronte Polisario in Italia, Mohammed Dihani, ex prigioniero politico, il fotografo Patrizio Esposito e il regista Mario Fusco Martone.

Sarà proiettato il film Una storia Sahrawi di Mario Martone, girato nel 1996 nei campi profughi del Tindouf.
Nel pomeriggio (ore 18.00, Piazza Forcella), l’incontro “Sahrawi, vedere l’occupazione” proporrà un confronto sulla situazione del Sahara Occidentale, ancora sotto controllo coloniale marocchino, con interventi di artisti e attivisti impegnati nei territori occupati.

Martedì 18 novembre è la prima delle due giornate dedicate al popolo curdo. La mattina (ore 10.00, Cinema Vittoria) previsto il panel “Il popolo delle montagne”, con il regista Veysi Altay, l’attivista Alfonso Di Vito e il ricercatore Alessandro Tinti. Proiezione de La memoria di Sur” di Azad Altay (TUR, 2025, 36 min).

Alle 18.00, a Piazza Forcella, l’incontro “Il genocidio curdo” ripercorrerà gli esiti del processo aperto dal Tribunale Permanente dei Popoli che ha riconosciuto il genocidio culturale e politico subito dal popolo Curdo. A guidare la serata, Gianni Tognoni, Segretario generale del Tribunale Permanente. Accompagnato da Alfio Nicotra e Angelica Romano di Un Ponte Per, la giornalista Emanuela Irace e Yilmaz Orkan, coordinatore del Kurdistan National Congress in Italia. Proiezione di “La memoria di Sur” di Azad Altay (TUR, 2025, 36 min).

Mercoledì 19 novembre si bissa con la seconda giornata dedicata al popolo curdo. Alle 10.00–12.30, a Palazzo Mediterraneo (sede de L’Orientale), la tavola rotonda “Oltre il conflitto: le sfide della Pace Curda” approfondirà, coordinata dalla prof.ssa Lea Nocera il tema dell’autogoverno democratico nel Rojava e delle esperienze di confederalismo comunitario. Partecipano Gianni Tognoni, Ylmaz Orkan, Alfio Nicotra, il ricercatore Alessandro Tinti e Veysi Altay. Proiezione de “La memoria di Sur” di Azad Altay (TUR, 2025, 36 min).

Nel pomeriggio, alle 18.00, “Rojava, il Confederalismo Democratico è qui” incontro a Piazza Forcella. Sarà proiettato “Naharina – Resistenza comunitaria nel Kurdistan siriano” di F.D. Tona (51 min), seguito da un confronto con Zilan Diyar, attivista femminile curda,Tiziano Saccucci dell’Ufficio UIKI di Roma, Alessandro Tinti e Yilmaz Orkan sulla realtà curda del Rojava dove il Confederalismo Democratico è orami una realtà.

Giovedì 20 novembre è dedicato alla questione palestinese. L’appuntamento delle 18.00 a Piazza Forcella vedrà la partecipazione di Luisa MorgantiniFrancesca Albanese (Relatrice ONU per i diritti umani nei Territori Palestinesi, in collegamento), Luigi de Magistris (già Sindaco di Napoli) e Luigi Daniele, giurista dell’(Univ. del Molise).

L’incontro, dal titolo “La crisi dell’ordine mondiale e il futuro della Palestina”, offrirà una riflessione ampia sul nuovo assetto geopolitico del Medio Oriente e sulle conseguenze umanitarie delle guerre a Gaza e in Cisgiordania. Il monologo di Nino Racco, cantastorie calabrese, “Una Storia palestinese” chiuderà la serata proponendo una storia di amicizia israelo-palestinese tra due giovani.

Venerdì 21 novembre c’è l’evento conclusivo. Alle 18.00, nello Spazio Comunale Piazza Forcella, si terrà la cerimonia di chiusura con la presentazione delle giurie, la proiezione dei trailer dei film vincitori e le interviste ai registi premiati.

Seguirà la consegna dei riconoscimenti e delle menzioni speciali. La serata si concluderà alle 20.30 con il concerto “…nostro mare è il mondo intero” di Alessio Lega, cantautore che unisce poesia e impegno civile, accompagnato da Federico Marchi al basso e alle percussioni.

Sabato 29 novembre serata speciale di chiusura. Piazza Forcella, dalle 18.00 alle 21.00, sarà presentato in anteprima nazionale “Sniper Alley – To My Brother”, coprodotto dal Festival in occasione dei vent’anni dell’Associazione Cinema e Diritti.

Il film, diretto da Cristiana Lucia Grilli e Francesco Toscani, racconta la storia di un ragazzo sopravvissuto al massacro dei bambini di Sarajevo e oggi fondatore di un museo della memoria.
Interverranno gli autori, il protagonista e il fotografo Mario Boccia, che documentò la guerra nei Balcani.
In apertura, una performance musicale di Max Fuschetto, autore della colonna sonora.

Il concorso cinematografico

Sono 38 i film in competizione, scelti tra oltre 320 candidature provenienti da più di 50 Paesi.
Le proiezioni si terranno dall’ 11 al 20 novembre, ogni sera dalle 19.00 alle 23.00, presso la Sala delle Mura Greche dell’Università L’Orientale – Palazzo Corigliano, e saranno introdotte dagli studenti tirocinanti del corso di Mediazione Linguistica e Culturale.

Le sezioni del concorso:

  • Human Rights Doc – lungometraggi documentari dedicati a diritti, migrazioni e conflitti;
  • Human Rights Short – cortometraggi che raccontano la resistenza civile nel mondo;
  • Human Rights Youth – opere di giovani autori e scuole;
  • Premio per la Pace dell’Ambasciata Svizzera in Italia;
  • Premio Mario Paciolla per la Pace, istituito in memoria del cooperante napoletano, assegnato all’opera che meglio rappresenta i valori della solidarietà internazionale.

CALENDARIO DELLE PROIEZIONI

Tutte le proiezioni si terranno a Palazzo Corigliano, sede dell’Università Orientale.

11 Novembre – ore 20:30

CARPENTER
di Xelîl Sehragerd – Iran, 13’
REFUGIUM
di Valerio Vittorio Garaffa – Italia, 20’
EKSI BIR
di Ömer Ferhat Özmen – Turchia, 15’

12 Novembre – ore 19:00

CODE RED
di Minoo Taheri, Majid Azizi – Iran, 5’
MARTYRION, STORIA DI ISABELLE
di Luca Ciriello, Teresa Antignani – Italia, Malta, 20’
HOME GAME
di Lidija Zelovic – Olanda, 98’

14 Novembre – ore 19:00

THE UNSEEN
di Milou Rientjes, Niek Pennings – Olanda, 74’
HATCH
di Alireza Kazemipour, Panta Mosleh – Canada, 10’
GAZA: A STOLEN CHILDHOOD
di Moamen Ghonem – Qatar, 50’

15 Novembre – ore 19:00

LOST SONGS OF SUNDARI
di Sudarshan Sarjerao Sawant – India, 9’
MARIEM
di Javier Corcuera – Spagna, 16’
FAREWELL PARIS
di Mohammad Ebrahim Shahbazi – Iran, 19’
YALLA PARKOUR
di Areeb Zuaiter – Palestina, Qatar, Arabia Saudita, Svezia, 89’

17 Novembre – ore 19:00

ADAS FALASTEEN
di Hamdi Khalil Elhusseini, Samar Taher Lulu – Palestina, 8’
’48 | RESISTING THE BIG SETTLEMENT
di 218 Film Team – Grecia, 77’
BEYOND THE SKIN
di Alessandra Usai – Italia, 52’

18 Novembre – ore 19:00

TRACE OF EARTH
di Gülben Eşberk, Mert Eşberk – Turchia, 15’
CHOICE
di Marko Crnogorski – Macedonia, 17’
THE ANGEL OF BUENOS AIRES
di Enrico Blatti – Italia, 100’

19 Novembre – ore 19:00

NO WAY OUT
di Shekh AL Mamun – Corea del Sud, 62’
SHOT THE VOICE OF FREEDOM
di Zainab Entezar – Afghanistan, 70’

20 Novembre – ore 19:00

WITH GRACE
di Dina Mwende, Julia Dahr – Kenya, Norvegia, 30’
ELEA – LA RINASCITA
di Luigi Marmo – Italia, 19’
THE FIRST FILM
di Piyush Thakur – India, 20’
MY SEXTORTION DIARY
di Patricia Franquesa – Spagna, 64’

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

example.com