26 Ottobre 2025

Notte di paura in Campania: scosse in Irpinia e ai Campi Flegrei

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Campi-Flegrei cartina

NAPOLI – Notte agitata per i cittadini campani, scossi da due eventi sismici a poche ore di distanza. Dopo il terremoto di magnitudo 4.0 registrato alle 21:49 di sabato 25 ottobre in Irpinia, un nuovo sisma ha interessato nella notte l’area dei Campi Flegrei, già da mesi al centro dell’attenzione per la ripresa dell’attività bradisismica.

Secondo i dati diffusi dalla Sala Operativa INGV-Osservatorio Vesuviano di Napoli, il terremoto si è verificato alle 00:51 di domenica 26 ottobre 2025, con una magnitudo Md 3.1, a una profondità di soli 2 chilometri. L’epicentro è stato localizzato alle coordinate 40.8313 N, 14.1405 E, nel cuore dell’area flegrea.

La scossa, sebbene di moderata entità, è stata avvertita nitidamente in diversi quartieri di Napoli — in particolare nelle zone di Fuorigrotta, Bagnoli, Pianura e Soccavo — oltre che nei comuni di Pozzuoli, Bacoli e Quarto. Numerose persone sono scese in strada per la paura, mentre sui social si sono moltiplicate le testimonianze di chi ha sentito vibrare muri e infissi.

Non si segnalano al momento danni a persone o edifici, ma la doppia scossa – in Irpinia e poi ai Campi Flegrei – ha riacceso l’attenzione sullo stato di attività sismica della regione.

L’INGV ha confermato che il terremoto rientra nel quadro del fenomeno bradisismico in atto nell’area flegrea, caratterizzato da un lento sollevamento del suolo dovuto alla pressione dei gas e dei fluidi sotterranei.

Le autorità locali e la Protezione Civile invitano la popolazione a mantenere la calma, seguendo solo le comunicazioni ufficiali e ricordando le norme di comportamento in caso di scosse sismiche.

«La situazione è costantemente monitorata», fanno sapere dall’Osservatorio Vesuviano, «e ogni variazione significativa nei parametri geofisici o geochimici verrà tempestivamente comunicata.»

Dopo settimane di tensione e centinaia di piccoli eventi sismici registrati, la notte del 25-26 ottobre rimarrà impressa come una delle più intense per la comunità campana, sospesa tra paura e attenzione scientifica.

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