PAURA IN CENTRO A NAPOLI, AGGUATO DEGLI ULTRAS AI TIFOSI PORTOGHESI. TRE ARRESTI

Clima teso nel cuore di Napoli a poche ore dal secondo turno della fase a gironi di Champions League, che ieri sera ha visto impegnato il Napoli contro lo Sporting Lisbona allo stadio Diego Armando Maradona. Nel primo pomeriggio, infatti, si sono verificati violenti scontri tra tifosi partenopei e sostenitori portoghesi in via Melisurgo, a pochi passi da piazza Municipio e dall’area portuale.
Una prima zuffa, esplosa in una delle zone più centrali e frequentate anche dai turisti, si è trasformata in una vera scena di guerriglia urbana. Secondo i racconti dei testimoni, sono volati sedie e tavoli presi dai dehors dei locali, oltre all’impiego di spranghe e catene. Alcuni video realizzati dai residenti mostrano un gruppo di uomini incappucciati e muniti di caschi che hanno assaltato i rivali, alimentando il caos. Si tratterebbe di un agguato dei tifosi partenopei ai danni dei portoghesi, nella zona per consumare cibo o qualche bevanda ma a fare maggiore luce ci penseranno anche le telecamere di videosorveglianza installate nell’area interessata.
L’intervento tempestivo delle forze dell’ordine ha permesso di disperdere i gruppi e scongiurare conseguenze più gravi. Diversi i feriti: tra questi un tifoso dello Sporting Lisbona, colpito durante gli scontri e ricoverato al Cto in codice giallo. Per motivi di sicurezza, i supporter portoghesi sono stati poi scortati fino all’impianto sportivo di Fuorigrotta.
Il bilancio dell’operazione parla di tre arresti, tutti a carico di napoletani di 20, 23 e 32 anni. Le accuse vanno dal possesso di armi improprie atte ad offendere fino alla violazione del Daspo: i tre sono finiti ai domiciliari. Altre tre persone risultano denunciate, tra cui un minorenne di 17 anni. Sulla vicenda è intervenuto anche il prefetto Di Bari, che ha sottolineato: «Siamo al lavoro per assicurare i responsabili alla giustizia. La violenza non sarà mai tollerata».