14 Ottobre 2025

PAUPISI, MOGLIE E FIGLI COLPITI DENTRO CASA. IL SUPERSTITE “NON LO PERDONO”

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omicidio paupisi

«Papà non aveva mai dato segni di violenza, prendeva farmaci antidepressivi» Sono le parole di Mario, il primogenito di Salvatore Ocone, reo confesso dell’omicidio della moglie Elisabetta Polcino. L’uomo che avrebbe tolto la vita anche al fratello minore mentre l’altra sorella si trova ricoverata per traumi cranici al Neuromed di Pozzillli, in provincia di Isernia.

Il ricordo che Mario conserva dei suoi genitori è quello di una famiglia serena, senza tensioni apparenti. «Ho sentito mamma e papà venerdì sera, tutto sembrava nella normalità. Nessuno poteva immaginare un epilogo simile. Papà lavorava sodo, non aveva mai dato segnali di aggressività. Al contrario, era molto presente con noi figli», racconta. Un’ombra, però, c’era. «Papà era in cura, assumeva regolarmente antidepressivi – aggiunge Mario – ma nessuno avrebbe potuto prevedere una simile tragedia».

Trasferitosi a Rimini per lavorare come cameriere, Mario tornava spesso a casa. «Non me ne sono andato per distaccarmi dalla mia famiglia – precisa – ma per costruire un futuro. Con i miei fratelli ero legatissimo». Il tono della sua voce si incrina quando li nomina: «Mia sorella ora è in coma farmacologico, speriamo che si riprenda. Era una ragazza piena di vita, solare e dolcissima. Con mio fratello, che purtroppo non c’è più, avevamo un legame speciale. Il ragazzo racconta di essere stato avvisato dai carabinieri la mattina stessa.

Secondo quanto si apprende, Ocone avrebbe colpito i ragazzi subito dopo aver ucciso la moglie. Sarebbe quindi esclusa, al momento, l’ipotesi di un’aggressione durante la fuga da Paupisi a Ferrazzano, nelle campagne attorno a Campobasso, dove poi l’uomo è stato fermato dai carabinieri. Durante l’interrogatorio della notte scorsa, Ocone era assistito da un avvocato d’ufficio, Giovanni Santoro. Al termine dell’interrogatorio, durato circa un’ora e mezza, Ocone è stato trasferito nel carcere di Campobasso con l’accusa di duplice omicidio aggravato, tentato omicidio e sequestro di persona.

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