Bici Sapri, dalla Sicilia un omaggio alla città

Imprenditori di successo

Cosa hanno in comune Buseto Palizzolo (Trapani) e la già capitale del golfo di Policastro nel Cilento lucano?
Orograficamente differenti e agli antipodi, unite da aria salùbre, paesaggi incontaminati, bellezze immacolate e valori indefettibili, da oggi legate attraverso un sodalizio che assume i contorni di un romanzo popolare.
Ingredienti puri, senza alcuna contaminazione, unica ricetta: serietà, intuito, preparazione, studio, ricerca. E la fertile immaginazione di due famiglie, Lombardo & Commisso, saldate da strategie lungimiranti e sana, visionaria prospettiva.
La bicicletta Sapri è finalmente realtà.
Grazie alla Cicli Lombardo, società per azioni siciliana a capitale 100% italiano.
STORIA – Il progetto germoglia nella mente di Massimo Commisso -rampollo di una delle famiglie più celebri del comprensorio cilentano- con il fratello Pino, erede di idee e competenze di papà Luigi, fondatore nel 1948 di una concessionaria di cicli e motocicli, ora specializzata nella vendita di barche, gommoni, motori fuoribordo, biciclette, moto e scooter.
Un punto di riferimento sicuro che dalla metà del XX secolo raccoglie il lascito imprenditoriale di Luigi senior (bisnonno di Massimo e Pino), proveniente da Gioiosa Ionica e approdato a Sapri nel periodo di realizzazione dello scalo ferroviario.
Un’impresa moderna, giovane, dinamica, aperta alle novità e sempre al passo con i tempi, che punta a qualità e affidabilità dei prodotti, privilegiando comunque il design innovativo e la cura del particolare.
Spinti da questo vigore ancestrale, gli imprenditori sapresi vedono nella Cicli Lombardo, leader nella produzione di biciclette classiche e a pedalata assistita, la fabbrica in grado di dare vita al sogno di papà Luigi.
L’azienda, guidata da Emilio Lombardo, dopo un’accurata riflessione, procede alla progettazione e realizzazione della Sapri, modello che favorisce la pedalata nei percorsi lunghi, con un telaio elegante, sistema idraulico frenante di assoluta efficienza e un motore che garantisce autonomia e sicurezza anche sui tragitti accidentati.
ECOSOSTENIBILE – Nel 1952 Gaspare Lombardo (figlio di un fabbro) crea la prima bicicletta, utilizzando materiali bellici di risulta.
Quel giovane, brillante fisarmonicista nelle feste di paese, investe tutto ciò che guadagna nella sua piccola attività. Ma non può sapere che lo sguardo al di là della montagna, lo iscriverà nell’albo dei precursori del trasporto d’avvenire.
Buseto Palizzolo, ubicato sulle colline a est di Trapani -sul monte Luziano- acquisisce autonomia amministrativa nel 1950, reduce da immani sofferenze, privazioni, grandi sacrifici post bellici.
Gaspare non si arrende al destino di una terra asperrima, basata su agricoltura e allevamento, pilastri di un’economia povera ma dignitosa.
Tra la diffidenza generale di famigliari e conterranei, il giovanotto con la fisarmonica non recede, anticipando con gesti e azioni il sublime insegnamento che regalerà al mondo lo scrittore uruguaiano, Eduardo Galeano: <<L’utopia? E’ come l’orizzonte, non si raggiunge mai, ma serve ad aiutarci a camminare>>.
Da quel giorno, il piccolo (di statura) ma grande e perspicace imprenditore, intraprende un lungo viaggio, avvia con profitto un percorso significativo, monta in sella e da lì inforca un’avventura esaltante, lanciando il cuore oltre l’ostacolo.
Ai primordi Lombardo produce un centinaio di esemplari in un anno e nel 2018 la catena produttiva tocca il tetto di 750 modelli al giorno, di cui alcuni adottano anche ruote di marchio proprio.
Nel 2007 la svolta cosmica, con la nascita di filiali in Germania e la crescita dell’export, corroborato dalla collaborazione con la ditta tedesca Bosch per lo sviluppo nel commercio delle bici a pedalata assistita, nonché un mercato estero che per oltre il 60 per cento riguarda proprio le e-bike.
INTERCONTINENTALE – Il lancio a livello planetario è cosa fatta: il prodotto, una volta di nicchia, supera il target del 50% di produzione complessiva.
Ottanta operai (per la famiglia Lombardo <<semplicemente colleghi>>) che si sentono appartenere a un unico parentado, in una rosea fusione simbiotica che mette tutti a proprio agio, senza mai sfaldare le famiglie, ma supportandole con servizi di asilo nido e palestra, in un’armonia totale che non contempla divergenze tra quadri dirigenziali e maestranze.
Pionieri urban, il mantra del gruppo Lombardo è solidarietà e condivisione: l’opificio non è uno stabilimento industriale, ma una casa di vetro.
Alla qualità dei prodotti made in Italy, siconiuga un rigoroso approccio all’innovazione.
La tradizione artigianale capace di rinnovarsi con acume, sapienza e abilità.
Trasformando e anticipando lo sviluppo delle e-bike, Lombardo ha tagliato il traguardo delle 100 eccellenze italiane: riconoscimento conseguito per visione, impegno e perseveranza.
Dall’antico paese rurale incastonato tra cave di marmo e parchi eolici, ogni scelta scorre lungo il crinale di passione, aggiornamento e conoscenza.
E così dall’ubertoso Bosco di Scorace parte il giro d’Italia della Sapri, con gli ingegnosi imprenditori busetani pronti a lanciarla anche in Oceania.
Realizzando quel sogno, ora divenuto realtà, del capitano d’impresa Luigi Commisso: bici Sapri.
di PASQUALE SCALDAFERRI