Insulti choc alle calciatrici della Napoli Women under 17, la dura condanna di Colella: “Episodio grave. Necessaria formazione nelle scuole”
Il Consigliere delegato allo Sport e ai Giovani della Città Metropolitana di Napoli, Sergio Colella, condanna con fermezza il gravissimo episodio di insulti sessisti e omofobi rivolti alle atlete della squadra Under 17 del Napoli Women durante e dopo un incontro sportivo contro una compagine maschile under 14, come denunciato dalla società.
“L’episodio denunciato dalla Napoli Women è inaccettabile e profondamente deplorevole”, dichiara il Consigliere Sergio Colella. “Non è agonismo, è un atto di violenza verbale e di profonda mancanza di rispetto che macchia i valori dello sport. Le nostre ragazze, atlete che si allenano con passione, sono state oggetto di un attacco mirato alla loro dignità di donne. Questo è quanto di più lontano possa esserci dal calcio e dallo sport in generale, è un fallimento educativo di cui tutti noi, istituzioni comprese, dobbiamo farci carico”.
Il Consigliere Colella esprime la massima e incondizionata solidarietà e vicinanza della Città Metropolitana a tutte le ragazze della squadra, alla società Napoli Women e alle loro famiglie. “Alle atlete voglio dire: tutta la comunità metropolitana è al vostro fianco, avete il diritto sacrosanto di competere in un ambiente sicuro e inclusivo. Lo sport deve essere un luogo di parità, non un palcoscenico per manifestazioni volgari e sessiste”.
Per questo motivo, il Consigliere Colella annuncia la volontà di promuovere, come Città Metropolitana, un progetto di educazione al rispetto di genere e alla lotta contro il sessismo da lanciare con urgenza negli istituti superiori di Napoli e dell’area metropolitana.
“Condivido, infine – ha concluso Colella – l’iniziativa del Napoli Women di invitare i ragazzi coinvolti a un momento formativo presso un centro antiviolenza, ritenendola un gesto maturo e costruttivo. Dobbiamo pretendere e insegnare che, in campo come nella vita di tutti i giorni, il rispetto per le ragazze e le donne sia una regola imprescindibile della convivenza civile e sportiva”.


