Problema mense scolastiche a Napoli, Enrico Ditto: “Se la risposta dell’amministrazione è lenta, è chiaro che si genera allarmismo”

L’imprenditore: “Da padre, le immagini che girano sulle chat mi hanno colpito e preoccupato. Si diano risposte veloci che fughino ogni dubbio”
NAPOLI – «Le immagini che circolano in queste ore, specialmente nei gruppi WhatsApp dei genitori, riguardo quanto arrivato nelle scuole napoletane in termini di refezione mi hanno colpito e preoccupato, da padre prima ancora che da esponente politico», dichiara l’imprenditore Enrico Ditto, in corsa per le prossime elezioni regionali. «Pomodori germogliati e pizzette ‘horror’ non possono lasciare indifferenti quanti affidano alla scuola pubblica il benessere e la salute dei propri ragazzi e ragazze».
Ditto sottolinea che, se da un lato è comprensibile la reazione emotiva, dall’altro è fondamentale evitare allarmismi basati solo su fotografie, spesso parziali e prive di contesto. «Le foto da sole non raccontano tutta la realtà – spiega – e creare panico senza verificare i fatti non serve a nessuno, soprattutto quando parliamo dei nostri figli. Purtroppo, qualcuno in preda alla voglia di intestarsi battaglie e consenso è partito in quarta, e questo non fa altro che fomentare le paure, giustificatissime sia chiaro, dei genitori degli alunni».
Allo stesso tempo, l’imprenditore evidenzia la responsabilità delle istituzioni, in questo caso del Comune di Napoli: «È anche vero, però, che se dal Comune attraverso un qualsivoglia canale non arriva una spiegazione una, la stessa amministrazione diventa complice del diffondersi di ansie e preoccupazioni. Nel 2025 e con gli strumenti digitali a sua disposizione, il Comune di Napoli può e deve essere più presente, più rapido e più chiaro nel fornire risposte ai cittadini. Non si può lasciare che il vuoto di informazioni diventi terreno fertile per dubbi, paure o interpretazioni fuorvianti».
Enrico Ditto invita quindi a un approccio equilibrato e responsabile: famiglie informate, senza allarmismi inutili, e amministratori impegnati a garantire trasparenza, controllo e comunicazione costante. «I nostri bambini meritano sicurezza, ma anche fiducia da parte delle famiglie. E la fiducia si costruisce solo con chiarezza e responsabilità», conclude Ditto.