17 Ottobre 2025

Chiara Jaconis uccisa da una statuina a Napoli- i genitori del minorenne rischiano il processo

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omicidio statuina

È arrivata a una svolta l’inchiesta sulla morte di Chiara Jaconis, la turista padovana di 30 anni colpita a morte da un oggetto lanciato dall’alto mentre passeggiava nei Quartieri Spagnoli, a Napoli, il 15 settembre dello scorso anno.

La Procura di Napoli ha chiuso le indagini con due indagati: i genitori del tredicenne che, secondo gli investigatori, avrebbe gettato dal balcone le statuette che hanno provocato la tragedia.

Il ragazzo, non imputabile per età, rischia l’archiviazione: l’udienza davanti al giudice minorile è fissata per il 6 novembre. Ma i magistrati ipotizzano per madre e padre il reato di cooperazione in omicidio colposo.

Secondo l’accusa, i due erano consapevoli che il figlio in passato aveva già lanciato oggetti dal balcone e non avrebbero adottato misure sufficienti per impedirgli di farlo di nuovo. Inoltre, non avrebbero vigilato adeguatamente né rimosso le statuette decorative poi finite in strada.

Quel pomeriggio, dicono gli inquirenti, dal balcone sarebbero stati lanciati due oggetti, un busto di Nefertiti e una statuetta del faraone Akhenaton, entrambi andati in frantumi: impossibile stabilire quale abbia colpito Chiara.

Ora la parola passa alla difesa, che ha venti giorni per chiedere nuovi atti o audizioni. I familiari della vittima continuano a chiedere verità e giustizia, mentre la coppia indagata respinge ogni accusa, sostenendo che quel balcone fosse chiuso e inutilizzato.

Due versioni contrapposte che presto potrebbero finire davanti a un giudice.

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