15 Ottobre 2025

MORTO DOPO IL TASER, L’AUTOPSIA FURONO DUE LE SCARICHE SUL 35ENNE

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carabinieri

Saranno necessari sessanta giorni perché il perito della procura depositi la relazione sull’esame autoptico sul corpo del 35enne deceduto lo scorso 6 ottobre dopo essere stato colpito con un taser a Napoli mentre era in stato di alterazione. Secondo i rilievi del medico legale, l’uomo è stato attraversato da due scosse, la seconda più intensa in quanto la prima, come lo spray urticante, si era rivelata inefficace: è quanto emerge dall’esame autoptico eseguito al secondo policlinico di Napoli. Sul corpo sono state rilevate le ferite lasciate da quattro dardi: i carabinieri hanno usato il taser due volte e ciascuna cartuccia contiene due dardi. Nel corso dell’autopsia il perito ha anche prelevato gli organi vitali per capire se il 35enne abbia fatto uso di sostanze tossiche o psicotropiche. Il nodo da sciogliere è capire cosa abbia provocato l’infarto che ha causato la sua morte. Il sostituto procuratore Barbara Aprea, magistrato in forza alla IV sezione coordinata dal procuratore aggiunto Raffaello Falcone, dopo una attenta analisi del fascicolo ha iscritto cinque carabinieri nel registro degli indagati per il reato di eccesso colposo nell’ uso legittimo delle armi. Un atto finalizzato a consentire a ciascun militare di potersi di tutelare con un avvocato e consulenti. I legali della famiglia dell’uomo che anche loro si sono avvalsi di un medico legale e sono pronti a nominare anche un consulente tecnico nell’ eventualità che gli inquirenti decidano di disporre accertamenti per verificare il funzionamento del dispositivo utilizzato dai carabinieri. Negli indizi raccolti, oltre alle testimonianze di chi ha assistito alla scena, c’è anche un video che documenta le modalità dell’intervento dei militari dell’arma.

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