Ucciso a coltellate dalla moglie, il funerale di Ciro Rapuano

Rabbia, disperazione, commozione: sono i sentimenti che si sono alternati questa mattina durante i funerali di
Ciro Rapuano, 58anni, titolare di un garage nel centro di Napoli, accoltellato con 60 coltellate dalla moglie, Lucia Salemme, nella loro abitazione di via Sant’Arcangelo a Baiano lo scorso 4 settembre. La donna ora è in carcere con l’accusa di omicidio volontario. Tanti gli interrogativi attorno ad una vicenda sui cui non si è fatta ancora piena luce. Lucia Salemme ha raccontato agli inquirenti di aver reagito all’ennesima violenza subita da parte del consorte. L’autopsia ha rivelato invece che l’uomo, al momento dell’aggressione era inerme. Una versione, quella della donna, che non convince a pieno i titolari dell’indagine. Una folla di familiari, amici e colleghi ha gremito la chiesa della Pietà dei turchini, in via Medina. Un lungo applauso ha scandito sia l’arrivo che l’uscita della bara. In prima fila, una delle due figlie della coppia. Assente l’altra figlia di Rapuano, che si trovava in casa con la sua bambina di 7 anni mentre la madre si accaniva contro il padre