13 Settembre 2025

CAMORRA, STESA DI PASQUA TRA CLAN DI SAN GIOVANNI A TEDUCCIO. 2 FERMI DEI CARABINIERI

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carabinieri san giovanni

Nuovo capitolo nella faida di San Giovanni a Teduccio. Il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Napoli ha convalidato il fermo e disposto la custodia cautelare in carcere per due persone gravemente indiziate di aver partecipato alla “stesa” del 19 aprile 2025 in via Nuova Villa, all’incrocio con via Villa San Giovanni.

L’azione, realizzata con colpi di arma da fuoco in pieno giorno e in presenza di passanti, è stata qualificata come intimidazione pubblica con modalità mafiose. Le indagini, condotte dai Carabinieri del Nucleo Investigativo e coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, hanno permesso di ricostruire il contesto di contrapposizione tra i clan Rinaldi-Reale e D’Amico, detto “Gennarella”, e di documentare la rottura della pax mafiosa che aveva portato a un temporaneo equilibrio nel quartiere. Acquisiti nel corso delle indagini gravi indizi di colpevolezza grazie ad attività di intercettazione e osservazione sul territorio. A incastrarli le immagini dei sistemi di video sorveglianza e gli indumenti che avevano addosso quando sono entrati in azione. Si tratta di Francesco Rinaldi, 36 anni, detto “Ignazio”, figlio del capo clan Antonio Rinaldi, ucciso alla fine del 1990 in un agguato maturato nell’ambito della faida con il clan Mazzarella, e nipote dell’attuale capoclan Ciro Rinaldi, e di Salvatore Attanasio, 35 anni. Il provvedimento di fermo della Dda e l’arresto in carcere del gip di Napoli, sono per i reati di pubblica intimidazione con uso di armi (la cosiddetta “stesa”) e detenzione e porto abusivo di armi (due pistole).

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