È morto Giorgio Armani, il re della moda italiana aveva 91 anni

ROMA (ITALPRESS) – E’ morto, all’età di 91 anni, Giorgio Armani, stilista e imprenditore italiano fondatore dell’azienda omonima, uno dei marchi più importanti al mondo nel campo della moda. Nato a Piacenza, parte dal gradino più basso, come tanti suoi coetanei, il giovane Giorgio: commesso alla Rinascente di Milano. Ma non passa inosservato e Nino Cerruti lo chiama a disegnare la moda del marchio Hitman. Da quel momento non smette più di creare moda: nel 1974 nasce la linea di abbigliamento in pelle Armani by Sicons e l’anno dopo, insieme all’allora compagno di vita Sergio Galeotti, fonda l’azienda che porta il suo nome e porta la sua produzione e il suo stile in tutto il mondo.
E, naturalmente, la sua eleganza nell’abbigliamento e negli accessori. Tra i suoi must ricordiamo la giacca destrutturata e il tailleur, entrambi rivisitati con grande successo e di color beige, grigio e, soprattutto, il suo blu-Armani. A ispirarlo sono il cinema in bianco e nero, le atmosfere dell’America degli anni ’30 e ’40 ma anche la cultura orientale e araba (vedi i colletti alla coreana) e l’estremo Oriente. Accanto agli abiti e agli accessori non mancano gli occhiali e i profumi (come i celebri Acqua di Giò e Armani Jeans) e le sue boutique sono in tutto il mondo. Neanche il cinema e lo sport hanno fatto a meno del suo stile. Sul grande schermo abbiamo visto i suoi costumi di scena indossati da Richard Gere (“American Gigolò”), Christian Bale (“Il cavaliere oscuro”), Michael Fassbender e Penélope Cruz (“The Counselor”), Leonardo Di Caprio (“The Wolf of Wall Street”), Jessica Chastain (“1981: Indagine a New York”).
Ha vestito, inoltre, Nicole Kidman e Katie Holmes nel giorno del loro matrimonio e Fiorello si affida spesso a lui nei grandi eventi (vedi Festival di Sanremo). Intensa anche la sua attività nel mondo dello sport, un mondo che lui ama al punto di avergli dedicato una linea: l’EA7 Emporio Armani. Quella, per intenderci, indossata dal Napoli campione d’Italia 2023 e l’Olimpia Milano di basket, di cui è patron dal 2008 e con cui ha vinto ben 5 dei 30 scudetti della storia della squadra. Una bella soddisfazione per uno come lui che tra i suoi sport preferiti ha proprio il basket. Ancora nel mondo del calcio, Armani ha disegnato la divisa sociale del Piacenza Football Club 1919, della squadra inglese del Chelsea e della Nazionale di calcio inglese.
L’amore di “re” Giorgio per lo sport è pienamente ricambiato dai grandi campioni: tra gli ambassador dei marchi Armani e EA7 ci sono (o ci sono stati), tra i tanti, Paola Egonu, Sofia Goggia, Lorenzo Sonego, Rafa Nadal, David Beckham, Andry Shevchenko, Gianmarco Tamberi e Bebe Vio. Non solo: dal 2012 Armani veste gli azzurri (ma lo aveva già fatto ai Mondiali Usa 94) e gli atleti olimpici e paralimpici invernali hanno indossato le “sue” divise a Sochi 2014, PyeongChang 2018 e Pechino 2022 e lo faranno ancora a Milano Cortina 2026.
In un quadro così “ricco” non possono mancare, naturalmente i riconoscimenti (come il Collare d’oro del Coni, riservato agli sportivi) e la solidarietà: Armani collabora con la Fondazione Djokovic (creata dal campione per aiutare i bambini in Serbia); ha avviato l’Armani Junior Program per avvicinare i bambini al basket; ha donato un milione di euro attraverso l’Olimpia per sostenere gli ospedali lombardi durante la pandemia. Il primo regalo per i suoi 90 anni “re” Giorgio se lo è già fatto: il successo della sua linea Privé appena presentata a Parigi che lui stesso ha definito la sua “collezione più bella”.
LA CAMERA ARDENTE SABATO E DOMENICA A MILANO, I FUNERALI IN FORMA PRIVATA
La camera ardente di Giorgio Armani sarà allestita a partire da sabato 6 settembre e sarà visitabile fino a domenica 7 settembre, dalle 9 alle 18, a Milano, presso l’Armani/Teatro. I funerali si svolgeranno in forma privata.
IL SINDACO DI MILANO PROCLAMA IL LUTTO CITTADINO
“Giorgio Armani è stato e resterà per sempre uno dei massimi rappresentanti della moda italiana e milanese nel mondo. Armani era un uomo pieno di talento e di interessi, capace di portare nelle sue creazioni lo stile sobrio ed elegante della sua personalità, misurato, mai eccessivo. A Milano mancheranno il suo sguardo creativo, la sua partecipazione attiva e il suo sostegno alla vita della nostra città. Lunedì, giorno dei suoi funerali, sarà proclamato il lutto cittadino”. Così il sindaco di Milano Giuseppe Sala.
LE REAZIONI
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella esprime “il suo cordoglio per la scomparsa di Giorgio Armani, maestro dello stile e della moda e simbolo del genio italiano nel mondo. Personalità schiva e riservata, dalla costante infaticabile creatività, nei lunghi anni della sua carriera ha ridefinito, a livello internazionale, i canoni dell’eleganza e del lusso. La sua sofisticata semplicità, la sua cura per la qualità e l’attenzione ai dettagli, hanno ispirato e influenzato generazioni di stilisti”. Così in un messaggio diffuso dal Quirinale.
“Ci lascia a 91 anni Giorgio Armani. Con la sua eleganza, sobrietà e creatività ha saputo dare lustro alla moda italiana e ispirare il mondo intero. Un’icona, un lavoratore instancabile, un simbolo dell’Italia migliore. Grazie di tutto”. Lo scrive su X il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.
“Re della moda, alfiere, ambasciatore del Made in Italy nel mondo: con la scomparsa di Giorgio Armani, l’Italia perde un protagonista assoluto che in tanti ci hanno invidiato. La sua creatività e la sua visione hanno trasformato l’eleganza in un linguaggio universale, riconosciuto e ammirato ovunque. Alla sua famiglia e all’azienda esprimo, a nome mio personale e del Senato della Repubblica, la più sentita vicinanza e riconoscenza per l’importante eredità che lascia a tutti noi”. Così il presidente del Senato, Ignazio La Russa, sui social.
“È venuto a mancare Giorgio Armani, talento senza tempo e ambasciatore del Made in Italy nel mondo. Un visionario della moda, un interprete raffinato dell’eleganza e della bellezza del nostro Paese. La sua rappresenta una straordinaria storia di successo. Ci stringiamo oggi alla sua famiglia, grati per lo straordinario stile che ha donato all’Italia e al mondo”. Lo scrive su X il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani.
“Ci lascia un genio assoluto, un’eccellenza italiana riconosciuta e ammirata in tutto il mondo, un maestro insuperabile di stile e creatività: la sua eredità continuerà a splendere nella storia e nel futuro del Made in Italy. Una preghiera per Giorgio Armani”. Lo scrive sui social il vicepremier e ministro Matteo Salvini.
“Con Giorgio Armani scompare un protagonista assoluto della cultura italiana, che ha saputo trasformare l’eleganza in un linguaggio universale. Il suo stile sobrio e innovativo ha ridefinito il rapporto tra moda, cinema e società, lasciando un’impronta indelebile nel costume contemporaneo. Non soltanto un maestro della moda, ma un riconosciuto ambasciatore dell’identità italiana nel mondo. Alla sua famiglia e a tutti i collaboratori va il nostro pensiero riconoscente e commosso”. Così il Ministro della Cultura, Alessandro Giuli.
“Ci ha lasciati lo stilista Giorgio Armani. Il mondo della moda perde uno dei suoi protagonisti assoluti, perché con le sue creazioni Armani ha reso unico il made in Italy nel mondo, contribuendo a definire un linguaggio della moda fatto di raffinatezza, classe, sobrietà e stile senza tempo. Alla famiglia, ai suoi cari e a tutti i collaboratori giunga il mio più sentito cordoglio”. Lo dichiara il ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare Nello Musumeci.
“Giorgio Armani ha incarnato l’eleganza italiana a livello mondiale. Con uno stile innovativo e distintivo, una creatività raffinata e una visione senza tempo, ha trasformato la moda in un linguaggio universale di qualità, contribuendo a rendere il Made in Italy un simbolo di eccellenza globale”. Lo ha dichiarato il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso.
“Ciao Giorgio. Da oggi anche il Paradiso vestirà Armani. Hai trasformato la moda con il tuo inconfondibile stile. La tua visione ha reso il mondo più elegante e l’Italia più famosa. Hai vestito non solo corpi, ma anche sogni e ambizioni, regalando a tutti un senso di bellezza. Il tuo spirito e la tua creatività continueranno a vivere in ogni tessuto, in ogni taglio, in ogni dettaglio. Grazie per averci insegnato che la moda è molto più di un semplice abito: è un’espressione dell’anima. Sarai sempre nei nostri cuori e nei nostri guardaroba”. Così la ministra del Turismo, Daniela Santanchè.
“Giorgio Armani, maestro di eleganza e di sobrietà, ha saputo trasformare la moda in un linguaggio universale di bellezza e modernità. Un simbolo dell’Italia che incanta il mondo, per stile e creatività. Lo ricordo ospite del Presidente Obama alla Cena di Stato alla Casa Bianca come icona globale del Made in Italy e custodisco le sue parole e i suoi consigli. Alla sua famiglia, ai suoi collaboratori, le mie condoglianze”. Lo scrive su X Matteo Renzi.
-Foto IPA Agency-
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