De Bruyne si confessa: tra Conte, Guardiola e la nuova sfida a Napoli

NAPOLI – Kevin De Bruyne si è raccontato a 360 gradi in una lunga e ricca intervista al Corriere dello Sport, a poco più di un mese e mezzo dal suo approdo in azzurro. Il fuoriclasse belga ha affrontato diversi temi, dalla scelta di Napoli al confronto tra Antonio Conte e Pep Guardiola, fino agli obiettivi per la stagione che sta per iniziare.
Il centrocampista, che ha vinto ben 24 trofei in carriera, non ha nascosto la sua ambizione. Nonostante la lunga serie di successi, non si sente “il re”, come ha tenuto a precisare, ma “solo un calciatore come gli altri miei compagni”. Tuttavia, la sua voglia di vincere non si è affatto spenta. Anzi, ha espresso un desiderio particolare per il suo 25° titolo: “Probabilmente lo scudetto”, ha ammesso, sottolineando che “non avendo mai giocato in Italia, il campionato sarebbe un bell’obiettivo”.
L’intervista ha fornito spunti interessanti anche sul suo impatto con il calcio italiano e con il nuovo tecnico, Antonio Conte. De Bruyne ha parlato di un metodo di lavoro “difficile e molto diverso” da quello a cui era abituato in Inghilterra, ma si è detto “felice” di come si sta allenando. Il confronto tra Conte e Guardiola è stato inevitabile: il belga ha descritto il primo come un tecnico che punta molto sulla “mentalità” e su un gioco “più strutturato”, mentre ha definito il suo ex allenatore come un tecnico “più attento al controllo della palla e al possesso”.
La scelta di trasferirsi in Italia e a Napoli, in particolare, è stata una decisione ponderata, definita “una sfida, una scelta di vita e una tappa per vincere ancora”. Dopo aver valutato diverse opzioni, De Bruyne ha confessato che “Napoli mi ha trasmesso la sensazione più bella”, conquistato dalla passione dei tifosi che ha già potuto percepire da avversario in Champions League. Una passione che ha definito “incredibile”, un aspetto che lo ha spinto ad abbracciare con entusiasmo questo nuovo capitolo della sua carriera.
De Bruyne ha ribadito la sua volontà di contribuire al progetto azzurro non solo con la sua tecnica, ma anche con l’esperienza accumulata, con la speranza di “aiutare la squadra a crescere”. La sua presenza a Napoli, insieme a quella del suo amico di lunga data Romelu Lukaku, promette di essere uno dei pilastri di una squadra che, sotto la guida di Antonio Conte, punta a tornare a competere per i massimi traguardi.