Giornata mondiale del Rifugiato, Cirillo: “Nella Città Metropolitana circa 100mila cittadini non comunitari regolarmente soggiornanti, necessario costruire comunità inclusiva e solidale”
“Fino allo scorso anno, in Campania si contavano oltre 190mila cittadini non comunitari regolarmente soggiornanti, di cui più della metà, circa 100mila, nella città metropolitana di Napoli. In Campania abbiamo accolto circa 18mila rifugiati di nazionalità ucraina, posizionandoci tra le prime regioni in Italia, e tanti altri dagli altri Paesi del mondo da cui si scappa per la guerra o per crisi umanitarie. Questi numeri ci ricordano l’importanza e la delicatezza del nostro compito, ma anche la straordinaria risorsa che queste persone rappresentano”. Così il Vicesindaco della Città Metropolitana di Napoli, Giuseppe Cirillo, nel corso dell’intervento tenuto nel convegno di apertura delle celebrazioni della Giornata mondiale del Rifugiato svoltosi questa mattina nella Sala dei Baroni del Maschio Angioino.
All’incontro hanno preso parte l’Assessore alle politiche sociali del Comune di Napoli, Luca Trapanese, promotore e coordinatore dell’evento – organizzato in collaborazione con la Città Metropolitana, gli Enti del SAI, le Università cittadine, le associazioni locali e nazionali impegnate nella tutela dei diritti, in occasione di questa giornata, istituita dalle Nazioni Unite nel 2000 per commemorare i 50 anni della storica Convenzione di Ginevra del 1951 – l’Assessore all’Immigrazione della Regione Campania, Mario Morcone, Andrea De Bonis dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR), Abraham Narcisse Kouadio della consulta degli Immigrati del Comune di Napoli, Massimo Cilenti, Presidente della Commissione Politiche Sociali del Comune, rappresentanti della comunità palestinese, dell’ANCI e dell’UNAR.
“Le condizioni in cui i rifugiati vivono – ha evidenziato il Vicesindaco Cirillo – sono molto difficili, costretti a lasciare la loro terra, i loro affetti, la propria vita. La maggior parte di loro fugge da scenari di guerra e crisi umanitarie. Penso alla Siria, ancora martoriata da anni di conflitto, al Sudan, dove una guerra devastante sta causando la più grande crisi di sfollamento al mondo, all’Afghanistan, con le sue continue violazioni dei diritti umani, e all’Ucraina, colpita dalla brutale aggressione russa, al Myanmar, al Congo e al Burkina Faso, dove violenze e instabilità spingono intere popolazioni alla fuga. Per non parlare dei conflitti attualmente in corso, che vedono tragicamente contrapposti Israele, Palestina, Iran”.
“Napoli e la sua area metropolitana – ha concluso l’esponente dell’Ente di piazza Matteotti– in questo scenario giocano un ruolo cruciale. Siamo un crocevia di culture, un porto aperto al mondo, e questo spirito di inclusione è parte integrante della nostra identità più profonda. La Città Metropolitana continuerà a lavorare senza sosta per promuovere politiche che favoriscano l’accoglienza, l’integrazione e la piena partecipazione dei rifugiati alla vita della nostra comunità perché, uniti nella diversità, possiamo davvero costruire un futuro di pace e una comunità sempre più inclusiva e solidale”.