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TEST E QUALIFICHE FORMULA 1 – MONACO DOVE SIAMO FINO A QUI?

Tra le strette vie del circuito monegasco ciò che conta di più è il giro secco, più che la gara in sé, ma quest’anno le cose potrebbero cambiare; da quest’anno infatti, la federazione ha imposto a tutti i team di dover effettuare una doppia sosta obbligatoria per entrambi i piloti, così da evitare situazioni come quella della passata stagione, dove la bandiera rossa ha permesso a tutti di smarcare la sosta obbligatoria, rendendo di fatto la gara una lunga maratona verso il traguardo.

Non mancano gli incidenti già dalla prima sessione di prove libere. A pochi minuti dall’inizio infatti, mentre Leclerc è in un giro lanciato, impatta con il posteriore di Stroll che, non avendo sentito la comunicazione del suo ingegnere, allarga in curva 6, rendendo inevitabile l’incidente. Sessione finita per Lance Stroll, poiché i danni riportati sulla sua vettura rendono impossibile proseguire; per il monegasco invece ci sono danni minori, rompe l’ala anteriore, ma riesce ugualmente a riprendere la sessione.

Tale incidente però costa una posizione di penalità in griglia al pilota Aston Martin

Ferrari fin da subito ha mostrato diversi problemi: la vettura riporta un anteriore molto solido, favorito dall’utilizzo dell’ala anteriore con specifiche del 2024, Scelta fatta sia per le performance, sia per arginare problematiche legate al budget cap, ma questo rende la vettura inizialmente instabile, provocando sottosterzo nelle curve a destra e sovrasterzo in quelle a sinistra.

Nelle FP1 non si parla solo delle monoposto, di fatti un volto noto torna a fare notizia all’interno del paddock. Per la prima volta vediamo Adrian Newey vestito di verde nel box di Aston Martin, proprio al fianco di Fernando Alonso. Un passo storico che potrebbe segnare una svolta nel campionato 2026 per la giovane scuderia di Lawrence Stroll.

Anche le FP2 sono state costellate da eventi che hanno scombussolato la sessione. A soli dieci minuti dall’inizio Hadjar batte con la posteriore sinistra sul guardrail all’uscita del tunnel e rompe il cerchio. Riesce a rientrare ai box, ma viene esposta la bandiera rossa, proprio in questa circostanza Bearman, già protagonista di una penalità durante le qualifiche ad Imola, supera Carlos Sainz sotto regime di bandiera rossa e, proprio per questo, gli viene inflitta una penalità di dieci posizioni in griglia di partenza.

Una sessione da incubo per il pilota francese della Racing Bulls, che a dieci minuti dal termine perde il posteriore in curva 1, con possibile danno alla sospensione posteriore sinistra.

Nell’ultima sessione le due Ferrari volano tra le vie di Montecarlo, segnando ottimi tempi, con Charles Leclerc che domina tutte e tre le sessioni, facendo respirare al muretto aria di successo, ricordando il risultato da sogno della passata stagione. Nell’ultimo giro lanciato però Hamilton perde il controllo della sua monoposto in curva 3, impattando prima con la posteriore destra e poi con l’anteriore, facendo terminare anticipatamente la sessione per tutti i piloti.

Si arriva al sabato con il ricorrente tema delle gomme; Pirelli ha portato in pista per questo gran premio delle nuove mescole, ideate per avere un usura maggiore e favorire la doppia sosta, alcuni piloti infatti affrontano il primo tentativo del Q1 con le gomme medie.

Il Q1 termina con non molte sorprese tra i piloti di testa, ma con Hamilton che fatica nei confronti del compagno di squadra, mentre al termine della sessione Antonelli, pur qualificandosi 15⁰, non partecipa al Q2, poiché nel suo giro finale impatta con una barriera in curva 10, terminando così le sue qualifiche.

Nel Q2 continua l’incubo Mercedes con Russell che ha problemi al propulsore e la sua macchina perde potenza fino a fermarsi nel tunnel. Nonostante i molteplici tentativi da parte dell’inglese per provare a resettare la vettura, è costretto anche lui al ritiro, portando la Mercedes al suo peggior piazzamento in qualifica; nella sua storia il team non aveva mai terminato una qualifica senza almeno una vettura in Q3.

Qualifica che come sempre si decide all’ultimo istante in una stagione dove in qualifica i margini sono sempre stati molto bassi.

Trionfa Lando Norris a solo un decimo da Charles Leclerc, che dopo un inizio di weekend favoloso si ritrova a partire dalla seconda casella, consapevole di quanto la posizione di partenza sia fondamentale su questa pista.

Al terzo posto si classifica Oscar Piastri, seguito da Lewis Hamilton che però, a causa di un impeding su Verstappen in Q3 scala in 7ª posizione, alle spalle di Alonso e di un fantastico Hadjar.

Il francese dopo aver faticato durante le sessioni conquista il suo miglior piazzamento stagionale.

Ottimo lavoro anche in casa Haas che nonostante la penalità di Bearman riesce a portare Esteban Ocon in 8ª posizione.

di Antonio Zorzi

Foto di Taehoon Kim

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